Sinossi
Menopausa è un termine che nella nostra cultura viene automaticamente associato a concetti negativi: disturbi, malanni, aumento di peso, invecchiamento;
c’è chi la affronta con un sistematico uso di mezzi di negazione, dagli ormoni alla chirurgia estetica, e chi consiglia una triste rassegnazione al declino.
Questo libro nasce con l’idea di sfatare questi miti e dimostrare che, con il giusto approccio, la menopausa può essere l’età d’oro della donna, in cui la maturità si fonde a nuove consapevolezze, maggior libertà fisica, emozionale e di giudizio e a una creatività mai sperimentata prima.
Nasce da un lavoro di squadra in cui medicina e naturopatia si completano a vicenda e in cui la prevenzione è associata a terapie il più possibile rispettose del corpo e dei suoi messaggi, non soppressive ma di sostegno alla vera forza guaritrice, la vis medicatrix naturae.
Nasce dal sogno che per tutte le donne questa possa essere la fase più piena, felice e ricca di soddisfazioni della vita.
A chi è consigliato il libro
A tutte le donne di qualunque età, dalla pubertà alla maturità, che si amano e vogliono vivere in salute senza farmaci e senza paure.
– In età fertile: per conoscere la fisiologia del proprio corpo, per far fronte a disagi fisici (come la sindrome premestruale) ed emozionali che possono condurre nel tempo a vere e proprie patologie, se non ascoltati; per recuperare il peso forma; per una sessualità soddisfacente; per gestire al meglio lo stress.
– In perimenopausa: per migliorare l’efficienza di tutti gli organi, in particolare digestivi (fegato/intestino); per migliorare il sonno, prevenire rughe e cellulite, trovare le soluzioni alimentari migliori e gli stili di vita adatti a gestire in modo efficiente i cambiamenti ormonali.
– In menopausa: per risolvere sintomi fastidiosi (vampate, sudorazioni, secchezza vaginale); per prevenire osteoporosi e dolori; per mantenersi in forma fisicamente e mentalmente; per recuperare una bellezza autentica e naturale; per prendere le decisioni migliori per il proprio equilibrio ormonale; per una vita sessuale appagante
Le autrici
Monica Bertoletti
Naturopata e divulgatrice di pubblicazioni web con lo pseudonimo di Monique Bert. Diplomata a Riza, Istituto di Medicina Psicosomatica a Milano, ha conseguito master in lettura del corpo in psicosomatica, Erboristeria Tradizionale e tecniche antistress con il dr Raffaele Morelli. Ha creato il gruppo facebook Medicina Evolutiva Naturopatia Detox ed è coautrice di Tiroide Approccio Evolutivo. Esperta di fitoterapia, floriterapia, micoterapia, nutraceutica e biorisonanza, strumenti naturali che utilizza a supporto del riequilibrio delle funzioni vitali dell’organismo, con tecniche emozionali e aromaterapia. Coltiva la passione di guidare gli individui verso più alti livelli di salute psicofisica ed emozionale, per vivere bene e in salute. Dal 2005 svolge la sua attività professionale e diffonde attraverso conferenze e corsi la medicina naturale, specialmente per la salute al femminile trait-d’union delle sue attività, con riconoscimenti professionali in tutto il Paese.
Roberta Raffelli
Medico ginecologo, già dai primi anni di professione a disagio nel recinto della medicina ortodossa, comincia ad esplorare altri orizzonti, iniziando dal corso quadriennale di Medicina Olistica dell’Università di Urbino, dove studia omeopatia, fitoterapia, biotipologia e in seguito Medicina Tradizionale Cinese. Da sempre appassionata all’alimentazione, approfondisce la dietetica cinese e poi il metodo Kousmine, la paleo dieta, le varie metodiche di digiuno e la chetogenica. Nel frattempo si diploma in Medicina Funzionale e in Neuralterapia. La sua specializzazione la porta ad indagare il tema degli ormoni bioidentici, studiando gli Autori americani e trovando finalmente una strada alternativa alla poco amata terapia sostitutiva farmacologica. Lavora nel suo studio di Cesena e svolge consulenze a distanza nell’ambito della medicina funzionale e dell’alimentazione. Organizza seminari residenziali di semidigiuno e yoga, collabora al gruppo Facebook Medicina Evolutiva, Naturopatia e Detox ed è coautrice del blog www.HealthSociety360.com insieme a Lucia Di Lucca.
Estratti
“In menopausa il nostro corpo ci chiede di iniziare una nuova vita…”
Con un linguaggio poetico e visionario la psicanalista americana Clarissa Pinkola Estés descrive quello che spesso è lo stato d’animo della donna alla soglia della menopausa. Non solo quello della donna che ha abdicato alle sue esigenze per dedicarsi alla cura della famiglia, ma anche di quella che ha sacrificato la femminilità per la carriera, o che gradualmente ha spento la sua creatività per abitudine o pigrizia. Spesso in questa fase fisiologica i cambiamenti ormonali fanno esplodere le esigenze represse, sia che si sia trattato di necessità, sia che siano state scelte più o meno consapevoli. Ci si trova davanti ad un bivio, nel quale decidere di non far riemergere le nostre potenzialità, di silenziare le richieste del Cuore può scatenare la comparsa di sintomi a volte drammatici, mentre quella di riunirsi alla “Donna Selvaggia”, anche pagandone il prezzo in termini di accettazione da parte del proprio contesto, porta alla conquista del proprio potere personale e all’esplosione della propria creatività.
Ma esiste una via per riappropriarsi del proprio potere personale, soprattutto quando per anni non è stato coltivato? Quando nemmeno se ne conosce l’esistenza? Quando è stato sempre delegato? Naturalmente questa via esiste, e passa per la rivoluzione delle nostre credenze.
La menopausa è spesso associata a un corollario di credenze negative: disturbi che devastano la qualità della vita, osteoporosi, aumento di peso, depressione, perdita del desiderio sessuale e comunque inizio della fase del declino, nella quale non ci si può aspettare più nulla di piacevole ma solo acciacchi. La buona notizia è che invece la menopausa può segnare l’inizio della nostra nuova vita, nella quale ci riappropriamo di ciò che veramente ci appaga e ci rende felici, nella quale possiamo sviluppare la nostra creatività, dedicarci ai nostri veri talenti e migliorare la nostra sessualità.
Se per anni abbiamo ignorato i segnali di disagio del nostro corpo, il momento della menopausa ce li presenta in modo più pressante. Abbiamo accumulato per anni e ora la saggezza del nostro corpo ci chiede di risolvere i conti in sospeso. Certo, i cambiamenti ormonali giocano un ruolo, ma da soli non bastano a spiegare come mai alcune di noi vivono il passaggio in modo del tutto indolore o addirittura piacevole e altre sono devastate dai sintomi.
Chiediamoci allora se la nostra alimentazione è corretta, se la relazione con il nostro partner e con i nostri familiari è soddisfacente, se stiamo facendo davvero quello che desideriamo, se il lavoro ci appaga. C’è spazio per il piacere nella nostra vita? Stiamo solo facendo quello che il nostro Super Io ci impone e che viviamo come dovere inevitabile? Quanto concediamo ai nostri talenti di emergere e manifestarsi? Stiamo esprimendo la nostra creatività? Abbiamo dei problemi di salute che abbiamo trascurato e che ora si fanno meno tollerabili?
In menopausa il nostro corpo ci chiede di iniziare una nuova vita, che gratifichi il nostro Sé più profondo. È la situazione speculare all’adolescenza, nella quale allo stesso modo i nostri corpi e i nostri cervelli, sotto la potente spinta ormonale, ci spingono a iniziare un nuovo percorso: identificarci come individuo, separato dalla famiglia e che cerca la propria collocazione nel mondo. In adolescenza con l’entusiasmo, l’ingenuità e lo spirito di ribellione dell’età, in menopausa con la maturità delle esperienze accumulate e la maggior consapevolezza di ciò che vogliamo e non vogliamo essere. In menopausa riprendiamo il lavoro iniziato in adolescenza, con le capacità per portarlo a termine.
Estratto da: Recuperare il potere personale, cap. VI Parte Prima,
Menopausa-Il Tempo ritrovato
“Ci sono molti sistemi per risvegliare la libido e accendere le lanterne rosse della nostra sessualità”
Tutte le donne dovrebbero poter esser soddisfatte della quantità di orgasmi che provano e della loro qualità, cosa che, ahimè, avviene raramente e spesso soltanto con alcuni uomini, a prescindere dall’età. Purtroppo è credenza comune, anche se del tutto falsa, che il climaterio sia l’età meno consona agli orgasmi appaganti, di quelli che fanno toccare il cielo con un dito e che ci regalano pienezza erotica. Si tratta di un pregiudizio che affonda le proprie radici nella secolare cultura patriarcale secondo la quale il piacere sessuale femminile è secondario, se non irrilevante, rispetto a quello maschile. Non a caso il termine vagina in latino indicava il fodero della spada e, sebbene l’epoca di Artù sia storia antica, ancora oggi ci sono uomini che non sanno andare oltre il concetto di sesso prêt-à-porter.
Quando maturiamo, in genere vogliamo una relazione con un partner che ci faccia percepire quanto siamo attraenti per lui, che ci accarezzi e baci in modo lento e sensuale, che ci guardi e ci desideri e non un semplice orgasmo che induca produzione di melatonina e sonno profondo. Se in altri momenti della vita poteva bastare, il piacere genitale consumato in fretta, man mano che evolviamo, non è più sufficiente. Il godimento che cerchiamo è un’esperienza totalizzante, perché sappiamo nel nostro intimo, anche quando non ne siamo del tutto consapevoli, che coinvolge altri aspetti della vita.
Il sesso potrebbe anche essere senza orgasmo, ma il piacere dell’intimità vera, i gesti erotici, la condivisione profonda fatta di sguardi, carezze e parole sono irrinunciabili. In poche parole, una donna adulta vuole sentirsi totalmente sé stessa, apprezzata per la sua meravigliosa unicità.
Il calo del desiderio, quando si manifesta, richiede attenzione e cambiamento: ci dice a gran voce che urge dedicare cura e amore a certi aspetti che stiamo trascurando; rispetto alla vita precedente, questa ci sta domandando qualcosa di più. Quando ci si innamora e si desidera ardentemente qualcuno, i problemi di libido e lubrificazione non esistono più, a qualunque età. Allora chiediamoci anche se non ci stiamo accontentando di una vita fatta di altre comodità, come una bella casa, un marito in apparenza perfetto, una famiglia degna di ammirazione e tanti bei vestiti, perché la “sindrome del mulino bianco” potrebbe incidere pesantemente sul bilancio di una vera intimità. Lo stile di vita, lo stress, il contesto sociale possono letteralmente chiudere i rubinetti della sessualità.
E il testosterone è davvero l’ormone del desiderio? Per questo viene sempre inserito nelle TOS? In realtà la carenza di tale ormone non necessariamente rientra tra le cause del declino della libido femminile. Inoltre i livelli di testosterone non sempre diminuiscono dopo la menopausa; in molte donne le ovaie secernono addirittura più testosterone in menopausa, con comparsa, ad esempio, di peluria sul viso. Per contro, un’integrazione di testosterone, senza la risoluzione dei problemi pregressi, non aumenta necessariamente la libido o la qualità della vita sessuale.
In ogni caso, prima di intraprendere una strada medicalizzata si può provare ad aumentare la libido con alcuni cambiamenti da apportare allo stile di vita e all’alimentazione e con integrazioni specificamente mirate al piacere.
Ci sono molti sistemi per risvegliare la libido e accendere le lanterne rosse della nostra sessualità: cibi idonei, rimedi fitoterapici, comunicazione, tecniche antiche da apprendere, fantasie da realizzare, armonizzazione dell’ambiente con oli essenziali dagli effetti assolutamente evidenti e rapidi. Ma soprattutto, mie care amiche, quando la kundalini, l’antica energia di cui ogni donna nasce ben dotata e che rimane bloccata alla base della colonna finché non ci risvegliamo alla vita, risale fino ai nostri cuori e ci permette una fusione tra eros e spiritualità, allora si pretende una sessualità che non sia solo genitale, ma anche di cuore e anima. Diamoci la chance di andare più a fondo di certi concetti.
Estratto da: Toccare il cielo con un dito, cap. VI Parte Seconda
Menopausa-Il Tempo Ritrovato